
L’ARTE OTTICA DI GIORGIO VIEZZOLI:
MOVIMENTO, LUCE E MATERIA
Giorgio Viezzoli fin dagli anni ‘70 si interessa di Optical Art o Dynamic Art, corrente artistica che nasce verso la fine degli anni ’50 in Europa e negli Stati Uniti. La consacrazione di questa forma d’arte avviene nel 1965, quando il Museo d’Arte Moderna di New York organizza la mostra The Responsive Eyes, in cui trovano posto le opere dei maggiori rappresentanti del movimento.
L’Optical Art si basa sullo studio della percezione visiva e su sperimentazioni legate ad essa. L’estetica “Optical” affonda le radici nell’interesse per la rappresentazione del movimento e nel carattere astratto di molta arte del ’900. Tutte le opere di Giorgio Viezzoli oggi sono realizzate generalmente con materiale cartaceo, in vari colori, metallizzato e non, in vari spessori su cui interviene facendo tagli, pieghe e altre operazioni opportunamente studiate, per ottenere effetti a volte ipnotici ma anche sicuramente accattivanti e se possibile di movimento oltre a moduli, texture e decorazioni varie.
La costante deve essere sempre la stessa: la tridimensionalità e l’effetto ottico che incuriosisca e catturi l’occhio attirando l’attenzione. I maestri di questa corrente cercavano di unire ricerca scientifica e armonia formale, per raggiungere tale obiettivo si occupavano della manipolazione di figure geometriche elementari e degli effetti che si possono conseguire accostando forme e colori diversi o incrociando linee e trame.
Anche Giorgio Viezzoli segue questa strada pur cercando sempre l’originalità e l’effetto stupore che non deve mai mancare. Così facendo le opere trasmettono rigore formale ma con la voglia di divertire, senza mai scordare l’effetto, creando l’impressione del movimento e l’illusione della tridimensionalità. Diventa così centrale la figura dello spettatore che, spostandosi di fronte alle opere, può dare vita a una serie di letture e interpretazioni sempre nuove.

GIORGIO VIEZZOLI IN MOSTRA: TRA GIOCO E VISIONE
Una breve presentazione della mostra personale di Giorgio Viezzoli presso la galleria del Gruppo Bagutta:
un’immersione nell’Optical Art contemporanea, tra opere dinamiche in carta e sperimentazione visiva.
